Tra tutti gli ingredienti della birra, l’acqua è quello presente in maggiore quantità (dal 90% al 95% circa) e viene utilizzato non solo per la produzione, ma anche per la pulizia e la disinfezione. L’acqua determina, grazie alle sue peculiarità, quelle che saranno le caratteristiche del prodotto finito. Sono numerosi i fattori da tenere in considerazione nella scelta dell’acqua, tra questi la durezza, la presenza di sali minerali e altre sostanze disciolte (solfato, magnesio, cloruro, ecc), il pH. Molto spesso l’importanza dell’acqua nella produzione della birra viene sottovalutata e, solitamente, si ritiene sufficiente che abbia un sapore gradevole, per far sì che sia adatta al processo di birrificazione. In realtà, ogni tipologia di birra vuole un tipo di acqua in particolare, affinché il prodotto finito risulti di eccellente qualità.
Fare la birra: come scegliere l’acqua
Nel fare la birra, l’acqua ha un’importanza fondamentale: le sostanze disciolte al suo interno influiscono sul prodotto non solo a livello gustativo, ma possono – se presenti in proporzioni errate – influire su alcuni processi di birrificazione. La durezza dell’acqua e il contenuto di sostanze minerali variano in base alla zona geografica ed è per questo che esistono alcune tipologie tradizionali di birra fortemente legate all’acqua del luogo. Esempi emblematici sono rappresentati dalle città di Plzeň, in Boemia e Kulmbach in Germania, note per le loro birre Pils, così come Oudenaarde in Belgio, che ha dato i natali alle Oud Bruin. Molto conosciuta anche Burton On Trent in Inghilterra, famosa non solo per le sue Real Ales, ma anche per il processo di burtonizzazione, che eleva la durezza e la concentrazione di solfati ai livelli di quella dell’acqua della città inglese.
Doppio Malto impiega la massima attenzione nella scelta dell’acqua per le sue birre, avendo cura di selezionare quella più adatta a seconda della tipologia di birra prodotta.