La fabbrica di birra Doppio Malto, dopo una esperienza decennale ed una costante crescita qualitativa delle produzioni sotto la guida del mastro birraio Alessandro Campanini ha avviato un nuovo progetto che rivoluzionerà l’attuale fisionomia del birrificio.
Infatti, a partire dalla nucleo produttivo di Erba, dove vengono prodotte ed affinate 12 tipologie di birra, oltre alle pluripremiate barricate, nasceranno una serie di innovativi brewpub destinati a conquistare l’Italia.
Il filo conduttore del nuovo format di ristorazione, che ha debuttato lo scorso 27 ottobre dentro lo Scalo Milano con l’apertura della prima sede, è l’intento di aggregare le grandi eccellenze del Made in Italy coniugandole con le eccellenze birrarie Made in Doppio Malto.
In particolare, si ricerca un contatto diretto tra produttore e consumatore: la fabbrica di birra offre ai consumatori l’opportunità di degustare la birra appena prodotta in loco, immersi in un’atmosfera calda, informale ed accogliente che richiama il mondo della produzione. Non solo quindi una semplice degustazione, ma anche la scoperta della cultura della birra grazie alla possibilità di osservare ed approfondire all’interno del locale tutte le fasi di produzione, dalla cottura al confezionamento.
Il format non sarà solo una prerogativa milanese, infatti, il piano aziendale ha già previsto nel corso del 2016 le aperture a Castelletto Ticino, Verona e Vigevano. Nel 2017 sono inoltre in programma altre 8 inaugurazioni in Italia, che faranno di Doppio malto una vera e propria fabbrica diffusa.
Giornale della Birra ha incontrato ed intervistato in esclusiva per i propri lettori Giovanni Porcu, il deus ex machina di Doppio Malto – Fabbrica di Birra.
Signor Giovanni, quale è la sua esperienza nel settore della ristorazione e quali sono stati gli stimoli che l’hanno spinta ad investire nel settore della birra artigianale?
Foodbrand, la società che sta dietro il progetto Doppio Malto – fabbrica di birra, è un gruppo con oltre 10 anni di esperienza nella gestione dei progetti in affiliazione, ora specializzata nella progettazione di nuovi format di ristorazione fortemente orientati al prodotto. Siamo convinti che il mondo della birra artigianale abbia enormi potenzialità fin qui inespresse e ci sia spazio per nuovi progetti coraggiosi come il nostro.
Il progetto del nuovo format di ristorazione rivoluzionerà la storica strutture del birrificio Doppio Malto: quali sono gli obiettivi posti per la crescita dell’azienda nel medio e lungo periodo? Prospettive di esportare il format oltre i confini nazionali?
Entro aprile 2017 apriremo in quattro nuove location: Castelletto Ticino, Verona, Vigevano, Torino. Nel corso del prossimo anno il piano industriale prevede l’apertura di altri 4 fabbriche di birra, per le quali al momento non posso rilasciare ulteriori dettagli. Siamo però sicuri che entro la fine del prossimo anno la nostra idee di mettere in piedi la prima fabbrica diffusa di birra sarà realizzata. Aprire all’estero è uno dei nostri obiettivi a breve termine, ci sono diversi contatti e siamo convinti che il format abbia grandi potenzialità anche fuori dall’Italia.
Il piano imprenditoriale mette al centro la birra di alta qualità, le eccellenze del food e della cucina d’autore in un connubio molto stretto con la formazione del consumatore: quanto ritiene importante questo particolare rapporto con gli avventori nel successo della sua idea?
Direi fondamentale. Estendere l’idea della fabbrica di birra, avvicinarla ai clienti, in un ambiente informale, sono state le nostre premesse: il cliente è stato al centro di ogni nostra decisione. Il format è il risultato di questi imput: abbiamo voluto creare un luogo dov’è piacevole passare del tempo, stare in compagnia, confortati dalla birra e, va da sé, dal buon cibo.
Infine, da esperto del mondo della ristorazione, come pensa potrà evolvere il rapporto tra birra e cibo nel futuro della cucina italiana?
Sono fermamente convinto che le birre artigianali diventeranno, alla pari del vino, una componente fondamentale della tavola. L’idea stessa di convivialità, di festeggiare, vedranno nella buona birra artigianale una scelta sempre più radicata.